Mercato globale in crescita e modello piattaforma in ascesa
Il mercato dei videogiochi ha registrato nel 2024 un incremento del 5%, raggiungendo 219 miliardi di dollari di ricavi. Secondo le previsioni continuerà a crescere con un ritmo medio annuo del 4% fino al 2028, confermando il ruolo del gaming come uno dei settori più dinamici dell’intrattenimento digitale. A spingere il mercato non sono solo i grandi blockbuster, ma anche una nuova concezione di gioco che mette al centro le comunità e la creatività dei giocatori.
I cosiddetti giochi-piattaforma offrono mondi aperti, strumenti per creare contenuti e spazi sociali, trasformandosi in veri ecosistemi in grado di unire divertimento, espressione personale e socializzazione. Non più semplici prodotti, ma luoghi digitali che attraggono utenti di ogni età e stimolano un’interazione costante e prolungata nel tempo.
Questi titoli stanno registrando una crescita a doppia cifra nella base utenti e diventano sempre più centrali per sviluppatori e brand. In essi si concentrano non solo i flussi economici più consistenti, ma anche le nuove tendenze che guideranno il settore nei prossimi anni.
Concentrazione e dinamiche tra AAA e indie
I dati mostrano come pochi titoli consolidati dominino la scena, con i primi dieci giochi per ogni piattaforma che generano oltre la metà dei ricavi complessivi. Questo porta a una forte polarizzazione delle scelte dei giocatori, in particolare tra i più giovani, che tendono a preferire esperienze già popolari e riconosciute. È un fenomeno che riduce lo spazio per i nuovi arrivati, ma che al tempo stesso crea un mercato stabile per chi riesce a restare in cima.
Dall’altra parte gli sviluppatori indipendenti stanno vivendo una fase di espansione importante. Con team più piccoli e modelli organizzativi snelli, riescono a sperimentare meccaniche innovative, racconti originali e approcci creativi che spesso sfuggono alle logiche dei grandi editori. Tra il 2018 e il 2024 i giochi indie su PC hanno segnato una crescita annua del 22%, un dato che supera di molto l’8% dei titoli AAA.
Questa dinamica evidenzia una trasformazione strutturale: mentre i grandi studi affrontano costi sempre più elevati e un pubblico difficile da sorprendere, i progetti indipendenti trovano terreno fertile grazie alla loro capacità di intercettare nicchie e creare comunità fedeli attorno ai propri giochi.
Europa e Italia digitale in ascesa e industria in espansione
In Europa il mercato dei videogiochi è cresciuto del 4% nel 2024 e il digitale rappresenta ormai il 90% delle vendite. La distribuzione fisica è diventata marginale, sostituita quasi del tutto da download e piattaforme di streaming videoludico. Questa transizione ha reso l’esperienza di gioco più accessibile e immediata, spingendo anche i giocatori meno esperti ad avvicinarsi a nuovi titoli e servizi.
In Italia il settore ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro di consumi, con una crescita costante sia in termini di aziende che di occupazione. Sono oltre 14 milioni i giocatori attivi, con una predilezione crescente per i giochi mobile e per quelli che favoriscono la dimensione sociale, come i multiplayer online. Le imprese italiane legate allo sviluppo hanno registrato un +25% nel numero, un +17% negli addetti e un +36% di fatturato, segnali che dimostrano la vitalità del made in Italy videoludico.
La spinta del digitale e l’aumento degli appassionati rendono il nostro Paese un ambiente fertile non solo per i consumatori, ma anche per gli sviluppatori emergenti, che possono contare su un mercato interno sempre più ricettivo e pronto a sperimentare.
Tendenze di consumo e modelli di monetizzazione
Un aspetto interessante riguarda il rapporto tra tempo di gioco e spesa economica. I gamer dedicano sempre più ore ai titoli preferiti, ma tendono a spendere meno rispetto al passato. Questo paradosso ha spinto gli editori a rafforzare modelli basati su abbonamenti e microtransazioni. Il free-to-play resta la formula più diffusa, consentendo di accedere a esperienze complete senza costi iniziali, con la possibilità di personalizzare e ampliare l’avventura attraverso acquisti facoltativi.
Anche la pubblicità sta assumendo un ruolo chiave, soprattutto nel mobile gaming. Molti giocatori dichiarano di percepirla come un elemento invasivo, ma allo stesso tempo quasi la metà ammette di aver effettuato acquisti stimolati proprio da inserzioni mirate. Si tratta di un equilibrio delicato che le aziende cercano di calibrare per non compromettere l’esperienza complessiva.
Perché seguire con attenzione questi trends
Il mercato globale cresce in maniera costante, ma è sempre più caratterizzato da un numero ridotto di titoli dominanti e da una domanda che va oltre il semplice intrattenimento. I giocatori cercano spazi dove socializzare, creare contenuti e sentirsi parte di una comunità, e questo spinge le aziende a reinventare le proprie strategie.
In Europa e in Italia la transizione digitale è ormai consolidata e le realtà indipendenti mostrano grande vitalità. Questo scenario offre opportunità concrete a chi saprà cogliere i nuovi bisogni dei gamer, puntando su innovazione, creatività e modelli di monetizzazione sostenibili nel lungo periodo.