Oracle annuncia backlog cloud record e previsioni audaci

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Backlog cloud in esplosione

Oracle ha sorpreso i mercati con un aumento straordinario degli obblighi di prestazione residui (RPO), che hanno raggiunto i 455 miliardi di dollari, in crescita del 359 % rispetto all’anno precedente. Questo traguardo non è solo un dato contabile: rappresenta la conferma di una domanda robusta e costante per i servizi cloud dell’azienda, garantendo visibilità di ricavi per gli anni a venire.

Il mercato ha reagito con entusiasmo immediato. Dopo la pubblicazione dei risultati, il titolo Oracle è balzato di oltre il 27 % nelle contrattazioni after-hours, segnando uno dei rialzi più significativi degli ultimi venticinque anni. Gli analisti hanno sottolineato come la forza del backlog abbia oscurato le piccole delusioni sugli utili e sui ricavi, inferiori di poco alle stime.

La crescita è stata trainata da quattro contratti miliardari con tre diversi clienti, segno che Oracle sta conquistando fiducia presso grandi realtà globali. Nei prossimi mesi sono attesi ulteriori accordi di simile portata, che potrebbero spingere il backlog oltre la soglia simbolica dei 500 miliardi di dollari, consolidando una posizione senza precedenti nel settore.

Questi numeri dimostrano la trasformazione in corso: Oracle sta passando da fornitore tradizionale di software a player di primo piano nelle infrastrutture cloud, rafforzando la sua capacità di competere direttamente con i giganti del settore e aprendo nuove prospettive di crescita a lungo termine.

Prospettive di crescita aggressiva

La società ha annunciato che per l’anno fiscale in corso si attende un aumento del 77 % dei ricavi da Oracle Cloud Infrastructure (OCI), per un totale di 18 miliardi di dollari. Un ritmo che, se mantenuto, la porterebbe tra i protagonisti assoluti del mercato cloud globale.

Guardando oltre, le previsioni interne stimano ricavi cumulativi per 144 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, delineando una traiettoria di espansione che raramente si è vista in un’azienda di queste dimensioni.

Strategia multicloud e rete globale

Uno degli elementi più interessanti della strategia Oracle è l’approccio multicloud. L’azienda ha avviato collaborazioni con Amazon Web Services, Google Cloud e Microsoft Azure, consentendo ai clienti di utilizzare le tecnologie Oracle anche su piattaforme concorrenti. Questa scelta, in controtendenza rispetto al settore, ha già portato i ricavi multicloud a crescere del 1 529 % in un solo trimestre.

Per sostenere tale domanda, Oracle ha avviato un piano di espansione che prevede l’apertura di 37 nuovi data center nel mondo, portando il totale a 71. Questa rete globale sarà il cuore pulsante per supportare la domanda crescente di servizi AI, big data e applicazioni mission critical.

La strategia multicloud non solo rafforza la competitività, ma offre anche ai clienti la possibilità di scegliere l’infrastruttura più adatta, evitando i vincoli di un unico fornitore. È un segnale chiaro di adattamento a un mercato che premia la flessibilità.

Accordo monumentale con OpenAI

Oracle ha stretto un accordo strategico con OpenAI, che prevede la fornitura di 4,5 gigawatt di nuova capacità di calcolo per data center dedicati all’intelligenza artificiale. L’intesa, stimata in circa 30 miliardi di dollari l’anno, si inserisce nel più ampio progetto Stargate, volto a sviluppare un’infrastruttura senza precedenti per supportare modelli linguistici di nuova generazione.

Questo accordo non solo rafforza la posizione di Oracle come partner tecnologico, ma la colloca al centro di uno dei progetti AI più ambiziosi al mondo. La capacità di mettere a disposizione energia e infrastrutture su questa scala è una testimonianza della solidità degli investimenti in corso.

Alleanza con Google sui modelli Gemini

Parallelamente, Oracle ha ampliato la propria offerta AI grazie a una collaborazione con Google Cloud. L’accordo consente di distribuire i modelli Gemini direttamente tramite Oracle Cloud Infrastructure, iniziando con Gemini 2.5 e prevedendo a breve modelli multimodali capaci di elaborare testo, immagini, video e voce.

Questa sinergia apre nuove opportunità nei settori più esigenti, dalla sanità alla finanza, e rende OCI un hub in grado di integrare soluzioni AI avanzate di più fornitori, rafforzandone la competitività sul mercato globale.

Impatto sul mercato e sfide future

Il boom del titolo Oracle non si è limitato a Wall Street: in Europa, a Francoforte, le azioni hanno segnato un rialzo del 31 %, influenzando positivamente anche altri titoli tecnologici. È la prova di quanto il mercato creda nella nuova direzione intrapresa dall’azienda.

Le sfide, tuttavia, non mancano. L’espansione aggressiva dei data center implica un forte aumento degli investimenti in conto capitale, già saliti a 8,5 miliardi di dollari nel trimestre, contro i 2,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. La capacità di bilanciare crescita e sostenibilità finanziaria sarà decisiva per confermare le ambizioni di lungo periodo.

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