Titoli di Stato aste 28 agosto 2025 risultati e analisi

Titoli di Stato Italia

Collocamento del 28 agosto 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato 8 miliardi di euro in titoli di Stato durante le aste del 28 agosto 2025. Si tratta di un’operazione che ha coinvolto diverse scadenze e tipologie di strumenti, confermando il forte interesse degli investitori.

L’asta ha riguardato BTP a 5 e 10 anni e un CCTeu a 7 anni, con una domanda complessiva superiore all’offerta. I rendimenti hanno mostrato un leggero rialzo rispetto alle emissioni precedenti, segnalando un aggiustamento in linea con il contesto dei mercati.

Secondo il calendario ufficiale, il regolamento dei titoli avverrà il 1° settembre 2025. L’asta supplementare, riservata agli operatori specializzati, si terrà il 29 agosto, aggiungendo ulteriore spazio di collocamento.

Questa tornata rappresenta uno dei momenti chiave di fine estate per il Tesoro, che tradizionalmente utilizza il mese di agosto per mantenere regolare l’offerta sul mercato e garantire continuità di raccolta.

Andamento dei BTP a 5 anni

Il BTP a 5 anni con scadenza 1 ottobre 2030 ha registrato un collocamento di 2,75 miliardi di euro. La domanda si è attestata a 4,15 miliardi, portando il rapporto di copertura a 1,51. Il rendimento lordo si è fissato al 2,80%, leggermente più alto rispetto all’asta del 30 luglio.

Il titolo a medio termine rimane particolarmente apprezzato per la sua durata contenuta e per la stabilità dei flussi cedolari, offrendo un punto di equilibrio tra rischio e rendimento.

BTP decennali: due tranche a confronto

Il BTP decennale con scadenza 1 ottobre 2035 ha visto un’emissione di 2 miliardi di euro, a fronte di una domanda di 3,25 miliardi, con rapporto di copertura pari a 1,63. Il rendimento si è attestato al 3,58%, cinque punti base in più rispetto all’asta precedente.

Parallelamente, la tranche del BTP con scadenza 1 agosto 2035 ha raccolto 1,25 miliardi di euro, con una domanda di 2,31 miliardi e un rapporto di copertura pari a 1,85. Il rendimento si è fermato al 3,54%, leggermente inferiore all’altro decennale.

Il confronto tra le due emissioni evidenzia una domanda solida su entrambe le scadenze, con un interesse marcato per titoli a lungo termine che offrono una cedola stabile in un contesto di tassi variabili.

CCTeu a 7 anni

Oltre ai BTP, il Tesoro ha collocato un CCTeu a 7 anni con scadenza 15 aprile 2034, per un importo di 2 miliardi di euro. La domanda ha raggiunto 3,16 miliardi, con un rapporto di copertura di 1,59.

Il rendimento lordo si è fissato al 3,19%, in aumento di sei punti base rispetto all’asta di fine luglio. I titoli a tasso variabile continuano a svolgere un ruolo importante in un contesto di Euribor elevato.

Prospettive per le prossime aste

I rendimenti leggermente più alti registrati ad agosto indicano un mercato attento alle dinamiche macroeconomiche. La solidità della domanda, superiore all’offerta, resta comunque un segnale di fiducia.

Nei prossimi collocamenti, l’attenzione sarà rivolta all’evoluzione dei tassi di riferimento e alla capacità del Tesoro di mantenere un equilibrio tra esigenze di raccolta e stabilità del debito pubblico.

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