L’intelligenza artificiale e la nuova accoglienza
L’uso dell’intelligenza artificiale è ormai parte integrante della vita quotidiana di milioni di italiani: circa 13 milioni di persone, pari al 28% degli utenti Internet, dichiarano di affidarsi a strumenti digitali avanzati per lavoro, studio o svago. Questo dato riflette non solo una curiosità crescente verso le nuove tecnologie, ma anche una vera e propria trasformazione culturale che sta ridefinendo il modo di interagire con i servizi.
Il turismo non resta indietro: negli ultimi anni le strutture alberghiere hanno iniziato a integrare chatbot multilingue, assistenti virtuali attivi 24 ore su 24 e sistemi predittivi in grado di anticipare le esigenze dei clienti. In reception come in camera, il contatto con l’IA è sempre più frequente e naturale, tanto da diventare parte del processo di accoglienza.
Un esempio concreto arriva dagli hotel che hanno introdotto robot per il servizio in camera o per la manutenzione di base: soluzioni che non sostituiscono il personale, ma lo supportano, riducendo tempi di attesa e migliorando la qualità complessiva del soggiorno. Parallelamente, la domotica permette di controllare luci, climatizzazione e dispositivi multimediali con un semplice comando vocale o tramite smartphone.
Tutte queste innovazioni saranno presentate a InOut | The Hospitality Community, l’evento di riferimento per il settore che si terrà dall’8 al 10 ottobre 2025 alla Fiera di Rimini in contemporanea con TTG Travel Experience. Una vetrina che unisce operatori, designer e aziende, con l’obiettivo di mostrare come l’IA possa trasformare il concetto stesso di ospitalità.
Un mercato in evoluzione continua
Secondo uno studio di Hospitality Net condotto su 1.500 hotel europei, il 41% delle strutture utilizza già soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, mentre un ulteriore 16% ha in programma di introdurle entro breve. Non si tratta di esperimenti isolati, ma di un fenomeno che coinvolge catene alberghiere, boutique hotel, campeggi e resort di lusso.
Le applicazioni più diffuse riguardano la generazione di contenuti (74%), come testi per siti web e materiali informativi, e l’analisi delle recensioni online (44%), utile a comprendere meglio le esigenze della clientela. Seguono il pricing dinamico (42%), che consente di adeguare le tariffe in tempo reale, e la personalizzazione dei servizi (38%), sempre più apprezzata dagli ospiti che cercano esperienze su misura.
Anche la robotica comincia a farsi strada, sebbene in misura minore (10%). Dai robot concierge agli assistenti per la logistica interna, il loro utilizzo punta a ottimizzare processi e garantire continuità operativa in contesti ad alta affluenza. La percezione generale è che la tecnologia non tolga valore al contatto umano, ma anzi lo rafforzi, liberando risorse per attività a maggiore impatto relazionale.
Benessere, sport e tecnologie integrate
InOut 2025 avrà tre grandi aree tematiche: tecnologia, wellness e sport. La sezione Poolwide ospiterà soluzioni dedicate a spa e centri benessere, con novità che spaziano dalle piscine intelligenti agli idromassaggi personalizzati, dalle saune di nuova generazione ai sistemi di illuminazione terapeutica. L’obiettivo è proporre un’esperienza di rigenerazione totale che unisca relax, cura di sé e sostenibilità.
L’area sport & fitness offrirà attrezzature professionali per interni ed esterni, campi polifunzionali e spazi per il tempo libero. Il benessere non sarà confinato a spa e palestre, ma diventerà una componente diffusa dell’ospitalità, capace di trasformare anche il soggiorno più breve in un’occasione di equilibrio tra corpo e mente.
Sul fronte tecnologico, largo a camere connesse, sistemi di check-in digitale e soluzioni di domotica avanzata. L’IA diventerà la regia silenziosa che coordina servizi e comfort, garantendo un’esperienza fluida e senza interruzioni. Le strutture che adotteranno queste innovazioni potranno distinguersi per efficienza e capacità di soddisfare esigenze diversificate.
Il messaggio è chiaro: il turismo del futuro unirà wellness, sport e tecnologie smart, creando ambienti che favoriscono benessere, sostenibilità e personalizzazione. Non più servizi separati, ma un ecosistema integrato pensato per rendere unico ogni soggiorno.
Un evento a portata di tutti
Per agevolare la partecipazione di operatori e visitatori, l’edizione 2025 sarà supportata da nuove connessioni logistiche: oltre al collegamento ferroviario diretto “Riminifiera”, situato a pochi metri dall’ingresso sud della fiera, è stato introdotto un volo diretto Roma–Rimini operativo nei giorni della manifestazione. Una scelta che semplifica l’arrivo di professionisti dall’Italia centrale e meridionale.
Il carattere internazionale di InOut è in crescita: nel 2024 l’evento ha registrato un +15% di presenze estere, segnale che il format interessa sempre più anche mercati stranieri. Questa apertura rafforza il ruolo di Rimini come capitale dell’accoglienza e laboratorio di idee per il futuro del turismo europeo.
Oltre all’esposizione, il programma prevede un ricco palinsesto di incontri e convegni con esperti nazionali e internazionali. Si discuterà dell’impatto dell’IA, delle nuove esigenze di benessere e delle sfide legate alla sostenibilità, offrendo spunti utili a chi opera quotidianamente nel settore.
Il design come leva di innovazione
Torna anche nel 2025 l’ADI InOut Hospitality Design Award, premio dedicato alle migliori soluzioni per l’ospitalità realizzate da aziende e designer italiani. Il vincitore avrà l’opportunità di essere inserito nell’ADI Design Index 2026, passo fondamentale per concorrere al Compasso d’Oro, il riconoscimento più prestigioso del design industriale.
Il concorso valorizza progetti che uniscono estetica, funzionalità e sostenibilità, tre elementi chiave che guidano la trasformazione dell’accoglienza moderna. Non si tratta solo di arredamento o architettura, ma di un approccio che ridefinisce l’esperienza dell’ospite.
Per gli operatori del settore, questo premio rappresenta una vetrina importante e una spinta a innovare costantemente, cercando soluzioni che rendano gli spazi più accoglienti e al tempo stesso più efficienti.
Vision Lab e nuove prospettive per l’outdoor
Un’altra area molto attesa sarà quella dei Vision Lab, giunti alla loro terza edizione. Si tratta di spazi tematici che ricreano ambienti ispirati a città, mare, montagna e campagna, offrendo agli operatori idee pratiche per trasformare gli spazi esterni delle strutture ricettive.
L’outdoor diventa infatti parte integrante dell’esperienza turistica: giardini, terrazze e aree comuni vengono progettati non solo come luoghi di passaggio, ma come spazi di socialità e benessere. Le installazioni dei Vision Lab mostreranno come il design possa unire estetica, funzionalità e contatto con la natura.
Grazie a queste soluzioni, l’ospitalità si apre a una dimensione più ampia, capace di rispondere a ospiti che cercano esperienze autentiche e personalizzate, in sintonia con i valori della sostenibilità e del comfort contemporaneo.