Luglio 2025 tassi BCE: prestiti imprese calano leggermente

Euro monete e grafico

Andamento dei tassi per prestiti e depositi a luglio 2025

L’indicatore composito del costo del denaro per i nuovi prestiti alle imprese nell’area euro è sceso di 8 punti base a luglio 2025, attestandosi al 3,52%, secondo i dati mensili della Banca centrale europea.

I mutui per l’acquisto della prima casa sono rimasti sostanzialmente stabili, con l’indicatore composito fermo al 3,28%. La Banca centrale europea evidenzia una dinamica più calma su questo fronte.

Questi movimenti indicano una situazione in cui le aziende beneficiano di un leggero allentamento dei costi finanziari, mentre per le famiglie la stabilità dei mutui segnala un equilibrio tra domanda e offerta di credito.

Depositi: variazioni contenute per famiglie e imprese

Per i depositi a scadenza delle imprese si registra un lieve calo: il tasso composito è sceso di 5 punti base all’1,89%, mentre i depositi overnight rimangono invariati circa allo 0,51%.

Anche le famiglie hanno sperimentato un lieve ribasso nei depositi a termine, con il tasso composito diminuito di 4 punti base all’1,77%, mentre quelli overnight restano fermi intorno allo 0,25%, senza cambiamenti rilevanti.

Confronto con i mesi precedenti e contesto macroeconomico

Rispetto a maggio, quando il costo del denaro per le imprese era intorno al 3,65%, il lieve calo a luglio segnala una tendenza moderatamente positiva per le imprese in termini di costo del credito.

Nonostante la politica monetaria della BCE che mantiene invariati i tassi di riferimento nei meeting di luglio, gli effetti sui mercati reali si riflettono ancora gradualmente, con margini di manovra limitati per famiglie e imprese.

Gli analisti sottolineano che il contesto macroeconomico resta complesso: crescita debole e inflazione in fase di rallentamento rendono i movimenti dei tassi un segnale importante, ma non ancora risolutivo.

Tendenze del credito per imprese e famiglie

I dati di giugno hanno mostrato un rallentamento nel ritmo dei nuovi prestiti alle imprese, con una crescita annua scesa al 2,5% e un flusso mensile leggermente negativo, segnando una battuta d’arresto dopo mesi di espansione.

Anche i prestiti alle famiglie, pur mantenendo una crescita, hanno evidenziato un ritmo più contenuto. Questo suggerisce che la domanda di credito resta moderata, influenzata da incertezze economiche e cautela nella spesa.

Prospettive per i prossimi mesi

Gli operatori del mercato si aspettano una fase di stabilità, con possibili ulteriori piccoli aggiustamenti nei tassi entro la fine dell’anno. Molto dipenderà dai dati su inflazione e crescita nell’area euro.

Le famiglie potrebbero beneficiare di mutui più convenienti se la tendenza al ribasso si consolidasse, mentre le imprese guardano con attenzione all’accesso al credito per sostenere investimenti e liquidità.

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