Riduzione del 50 % sui contributi IVS per nuovi iscritti
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una misura pensata per sostenere chi decide di mettersi in proprio come artigiano o commerciante. L’incentivo consiste in uno sconto del 50 % sui contributi previdenziali IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) per i primi tre anni di attività. È un aiuto concreto in una fase in cui i costi fissi rappresentano spesso un ostacolo all’avvio.
La riduzione contributiva si applica a partire dalla data di iscrizione alla gestione speciale dell’INPS e rimane valida per 36 mesi consecutivi. Il risparmio non è trascurabile: considerando che l’aliquota IVS ordinaria corrisponde al 24 % del reddito imponibile con una base minima di circa 18 555 € nel 2025, dimezzare la quota significa alleggerire notevolmente il bilancio di un’impresa nascente.
L’obiettivo è duplice: da un lato stimolare la nascita di nuove realtà imprenditoriali e dall’altro sostenere l’occupazione autonoma. In un contesto economico in cui i giovani e chi cerca nuove opportunità puntano sempre più al lavoro indipendente, la riduzione dei contributi rappresenta un incoraggiamento concreto a fare il primo passo.
Secondo le stime diffuse, l’adesione a questa misura può garantire un risparmio annuo di diverse migliaia di euro. È un margine che permette di reinvestire in strumenti, formazione o marketing, aumentando le possibilità di consolidare l’attività sul medio periodo.
Chi può accedere e requisiti essenziali
Possono richiedere l’agevolazione coloro che nel 2025 si iscrivono per la prima volta all’INPS come artigiani o commercianti. Sono inclusi i titolari di imprese individuali, i soci di società di persone o di capitali e i collaboratori familiari. Anche chi adotta il regime forfettario può accedere al beneficio, purché non usufruisca di altre riduzioni incompatibili.
È importante che l’iscrizione avvenga entro il 31 dicembre 2025. Per chi apre l’attività a fine anno, la normativa consente di completare la procedura nei primi giorni del 2026, a patto che l’adempimento avvenga entro 30 giorni dall’avvio. Si tratta di una flessibilità utile per chi intende avviare l’impresa durante le festività.
Resta comunque obbligatorio mantenere la regolarità contributiva. Un’interruzione nei versamenti o irregolarità nella posizione previdenziale possono comportare la perdita definitiva del diritto al beneficio, con il rischio di dover restituire le somme non versate.
Esclusioni e limiti da conoscere
La riduzione non riguarda tutti i contributi. Restano esclusi, e quindi a carico dell’interessato, il contributo di maternità pari a circa 7,44 € annui e, per i commercianti, l’aliquota dello 0,48 % destinata all’indennizzo di cessazione attività. Queste voci devono comunque essere versate nella loro interezza.
Inoltre, lo sconto non è cumulabile con altre agevolazioni. Non è compatibile con la riduzione del 35 % prevista per i forfettari né con quella del 50 % destinata ai pensionati over 65. Chi avesse già versato i contributi pieni potrà chiedere il rimborso o utilizzare la compensazione sulle rate successive.
Queste regole mirano a evitare sovrapposizioni di incentivi e a mantenere chiaro il quadro contributivo, garantendo che lo sgravio sia effettivamente un aiuto temporaneo e non un vantaggio indebito rispetto ad altre categorie.
Come presentare la domanda
La richiesta va inoltrata esclusivamente in via telematica tramite il Portale delle Agevolazioni dell’INPS. L’accesso è consentito con SPID di livello 2, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. Una volta effettuato l’accesso, bisogna selezionare la sezione dedicata alle imprese e compilare il modulo “Riduzione 50 % ART-COM 2025”.
L’autocertificazione dei requisiti è un passaggio obbligatorio. L’INPS effettuerà successivamente controlli incrociati per verificare la veridicità delle informazioni dichiarate. Solo in caso di esito positivo il sistema applicherà automaticamente la riduzione dei contributi dovuti.
È consigliabile conservare tutta la documentazione relativa all’avvio dell’attività, in modo da poterla presentare in caso di verifiche. Una gestione attenta degli adempimenti aumenta le probabilità che l’agevolazione venga riconosciuta senza contestazioni.
Limite massimo dell’aiuto e regole europee
L’agevolazione rientra nel regime europeo “de minimis”, che prevede un tetto massimo di 300 000 € di aiuti nell’arco di tre anni per ciascuna impresa. Se questo limite viene superato, l’impresa perde il diritto al beneficio e deve restituire le somme percepite in eccedenza.
Questa regola ha lo scopo di mantenere equilibrio tra le imprese e di evitare che alcuni operatori possano accumulare vantaggi troppo consistenti. Per le piccole attività è comunque difficile superare tale soglia, ma è importante esserne consapevoli.
In caso di mancata osservanza delle condizioni, l’INPS procede al recupero dei contributi non versati e applica le sanzioni previste. La continuità nei pagamenti resta quindi un requisito fondamentale per non incorrere in penalizzazioni.
Considerazioni finali
La riduzione contributiva al 50 % per artigiani e commercianti rappresenta una misura concreta a sostegno delle nuove imprese. Non elimina del tutto i costi, ma offre un sollievo rilevante nei primi tre anni, periodo cruciale per consolidare la propria attività e generare reddito stabile.
Chi sta pensando di avviare un’attività nel 2025 dovrebbe valutare attentamente questa opportunità, informandosi sulle procedure e rispettando le scadenze. Con la giusta pianificazione, il beneficio può trasformarsi in un vantaggio competitivo e in un supporto reale al percorso imprenditoriale.