La fine della tregua fiscale estiva
Con il 20 agosto termina la consueta pausa estiva delle scadenze fiscali. Dopo la settimana di Ferragosto, l’Agenzia delle Entrate riapre il calendario con un fitto elenco di pagamenti, ben 138 adempimenti distribuiti tra imposte dirette e indirette.
Il rientro dalle vacanze coincide quindi con un’agenda particolarmente impegnativa per contribuenti, imprese e professionisti. Le scadenze interessano un ampio ventaglio di tributi, dall’Irpef all’Ires, passando per l’Irap, le addizionali e diversi versamenti sostitutivi.
L’impatto riguarda milioni di cittadini e realtà economiche, che si trovano a regolare i saldi relativi al 2024 e a versare i primi acconti per il 2025. Un appuntamento che segna la ripartenza dell’autunno fiscale italiano.
Irpef, addizionali e canone Rai
L’Irpef conta otto adempimenti: si parte dal saldo 2024 e primo acconto 2025, con interessi dello 0,40% in caso di rateizzazione. Rientrano anche gli acconti sui redditi soggetti a tassazione separata, non coperti da ritenuta alla fonte.
Le addizionali ammontano invece a 16 scadenze complessive, tra cui le rate relative alle addizionali regionali e comunali, oltre al pagamento trattenuto direttamente ai pensionati per il canone Rai. Un calendario fitto che non risparmia nessuna categoria di contribuenti.
Iva, imposte sostitutive e altri versamenti
L’Iva porta con sé ben 22 appuntamenti: tra questi spicca il versamento del secondo trimestre, maggiorato dell’1% se dovuto oltre i 100 euro. Anche i sostituti d’imposta sono chiamati a rispettare numerose scadenze, con il versamento delle ritenute su interessi e redditi di capitale maturati nel mese precedente.
Rilevante anche l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, dovuta come saldo 2024 e primo acconto 2025, sempre con l’applicazione dello 0,40% di interessi. Sono inclusi inoltre i versamenti per l’imposta sugli intrattenimenti e per la tassazione delle transazioni finanziarie relative agli strumenti negoziati nel mese precedente.
Completano il quadro le numerose scadenze relative ad altre imposte sostitutive: in totale 18 appuntamenti che richiedono puntualità e organizzazione. L’estate si chiude così con un carico fiscale distribuito su più fronti.
Ires, Irap e prospettive di gettito
Otto scadenze riguardano l’Ires, con saldo 2024 e primo acconto 2025. Anche per l’Irap, con sei versamenti programmati, si applica la maggiorazione dello 0,40% sugli importi dovuti. Una mole di adempimenti che interessa soprattutto imprese e società di capitali.
Nel complesso, il gettito atteso risulta consistente, con soddisfazione per l’Erario. La fine della tregua fiscale estiva porta dunque nelle casse pubbliche risorse significative, contribuendo a bilanciare il calendario finanziario del Paese.